Chi siamo e cosa facciamo

Chernobyl e non solo Chernobyl, per noi si è trasformato in un viaggio nella speranza.

La nuvola che non ha odore, né colore ci ha portato i bambini che tornano periodicamente nelle nostre case, è una nuvola di domande e di possibilità, di diritti da condividere e di speranze da sostenere, di progetti per un futuro degno di essere vissuto

Premessa:

Il 26 aprile 1986, l’incidente della centrale nucleare di Chernobyl (Ucraina) causò un fall-out radioattivo, contaminando le regioni limitrofe ed investendo il 23% del territorio Bielorusso.

Per questo è nato ed è ancora molto attivo il fenomeno dell’ospitalità, in Italia, con soggiorni di risanamento per alleviare i problemi sanitari dovuti alla contaminazione radioattiva

La nostra storia associativa

La nostra storia associativa è una fra le tante, ma è la nostra, quella di cui vorremmo lasciare traccia per non dimenticare i ”nostri” ragazzi e il cammino fatto con loro rendendo visibile il nostro impegno e le scelte fatte.

Quando nel 1998 alcune famiglie di Genova iniziarono a ospitare bambini bielorussi del Progetto Chernobyl, non speravamo né immaginavamo che da questa esperienza sarebbe nata, nel 2002, una realtà locale strutturata e viva, iscritta al Registro del Terzo Settore Sezione Organizzazioni di Volontariato delle Regione Liguria, con oltre 90 soci, che ha come suo principale obiettivo statutario l’accoglienza temporanea di minori bielorussi.

In questi anni abbiamo potuto incontrare bambini provenienti da tanti istituti della Bielorussia e da famiglie di tutela. Abbiamo conosciuto il loro Paese e la loro cultura, siamo diventati loro amici e con molti di loro continuiamo il viaggio intrapreso.

Ogni anno organizziamo un centinaio d’ingressi, una goccia rispetto ad altre realtà, ma pensiamo sia un impegno comunque importante per la nostra piccola struttura associativa.

Così come riteniamo importanti i viaggi, organizzati due volte l'anno in Bielorussia, per incontrare direttori, insegnanti, tutori e soprattutto i bambini, per capire e conoscerli meglio e per poter costruire insieme un futuro nel loro Paese.

“CONOSCERLI PER NOME”, sapere nel bene e nel male cosa fanno i ragazzi quando sono in istituto, in famiglia di tutela, informarsi del loro andamento scolastico, del loro comportamento quando sono fuori e quando sono a scuola, se frequentano le lezioni, quale opinione hanno di loro i loro educatori è il nostro valore aggiunto come associazione e come operatori, “fare bene” il bene, anche se lontani, per essere punto di riferimento nella continuità.

Ci siamo impegnati a prenderci cura di loro e possiamo farlo perché i numeri sono piccoli e possiamo mantenere un legame con ciascuno di loro, possiamo sostenerli con le borse salute, alimentari e scolastiche che abbiamo attivato e che continueremo a progettare e a finanziare, sempre mirate e nell'ottica della trasparenza.

Non ultimo e molto intenso è nato l'impegno di “esserci” anche per i maggiorenni, con le loro nuove problematiche (ricerca di casa, affetti, figli, lavoro....), impresa non semplice avendo a che fare con ragazzi cresciuti troppo rapidamente, con i quali abbiamo condiviso alcuni anni della loro vita.

Progetto Accoglienza

Base dei soggiorni temporanei è il risanamento fisico, per questo numerosi sono i controlli sanitari, con visite oculistiche e dermatologiche, dentistiche, ortopediche e pediatriche, oltre alle ecografie alla tiroide, perché i piccoli abbiano realmente tante occasioni necessarie al loro stare bene.

In questi anni, poi, abbiamo voluto puntare gran parte delle nostre forze, anche economiche, nell’organizzare durante i soggiorni attività significative di formazione, educative e ludiche per valorizzare l’esperienza dei ragazzi accolti.

Nel periodo invernale, dai primi del 2000 , proseguiamo l'esperienza consolidata del Progetto ”A Scuola”. Grazie all'adesione di dirigenti scolastici ed insegnanti italiani, i bambini sono inseriti in una quindicina di scuole primarie e secondarie di primo grado per circa 10 /15 giorni, dopo la pausa natalizia, un'occasione di comunicazione, di amicizia e di conoscenza interculturale.

I più grandi partecipano a un corso d’italiano, si sono organizzati anche incontri con esperti e medici per parlare di prevenzione all'uso di alcool e droghe e sensibilizzare ai problemi alcool correlati, nonché incontri per una corretta educazione sessuale e conoscenza delle malattie sessualmente trasmissibili.

Nell'ospitalità estiva, poi, puntiamo sul progetto “Crescere” con un‘ampia proposta di attività ludico-educative. I volontari, insieme a personale qualificato e agli accompagnatori del gruppo, realizzano un intenso programma, per interessi e per fasce d’età. I corsi avviati da tempo, come quelli di italiano, di vela, di nuoto e pittura facilitano, attraverso l’apprendimento della lingua e delle regole, la comunicazione verbale e non, ma anche l’inserimento e la conoscenza dei minori nell’ambiente che li ospita.

I piccoli con i bambini italiani, partecipando ad attività di espressione corporea, musica e lettura-animata, imparano a socializzare.

Importante, per la realizzazione delle nostre iniziative, è la grande sensibilità e professionalità delle persone che offrono il loro tempo e le loro capacità per tutti i bambini accolti, con una grande partecipazione al progetto.

Un'altra tappa significativa sono i sabati con le famiglie, un momento di amicizia e di condivisione, per scambiare idee, parlare dei ragazzi, divertirsi, stare bene insieme e conoscere meglio il territorio che li accoglie ma anche condividere esperienze di crescita. ( Negli anni gite ai forti di Genova, all’Acquario, al Museo del Mare, al Parco Avventura del Righi, allo Stadio di calcio, giro in battello del Porto di Genova ed a S,Fruttuoso, giornata con battesimo della sella e tiro con l'arco a Villa Serra ecc.)

Formazione famiglie

Importantissima per essere “famiglie a tempo” preparate è la formazione. Abbiamo continuato, perciò, a puntare sulla formazione-sostegno delle famiglie accoglienti. Grazie ad incontri con professionisti, psicopedagogisti, psicologi, e ai momenti di auto-aiuto e confronto tra famiglie e con esperti della realtà giovanile, abbiamo imparato a vivere quest'esperienza, come un grande arricchimento per tutti, soprattutto per i minori accolti.

Progetti di risanamento in Bielorussia e sostegno agli Istituti per minori

I progetti di risanamento a favore dell'Associazione “Famiglie con figli inabili ed i ragazzi colpiti da paralisi cerebrale o patologie del midollo spinale di Gomel “

Nell'ambito della cooperazione internazionale, ormai da anni, seguiamo i ragazzi colpiti da paralisi cerebrale dell’Associazione “Famiglie con figli e ragazzi inabili colpiti da paralisi cerebrale di Gomel” sostenendo gli interventi a Tula (Siberia) perché possano vivere un'esistenza più serena, riuscendo a stare seduti, a camminare, ad avere un contatto con l'esterno e anche a frequentare la scuola.

Al 2016 abbiamo così sostenuto economicamente 30 interventi e 20 risanamenti presso il Centro riabilitativo per le cure climatiche a Pridneprovskiy (BY), e incontrato i bambini e i ragazzi assistiti con i quali abbiamo condiviso la gioia dei loro progressi. L'aiuto dato per organizzare feste e gare sportive, lezioni di ballo, corsi di computer o di cucito si traduce in una reale occasione per i ragazzi, che spesso vivono solo tra le pareti domestiche, di socializzare con i coetanei e dimostrare le loro capacità. I più grandi, poi, nei soggiorni di riabilitazione riescono a trascorrere non solo un po' di vacanza ma anche ad usufruire di terapie molto importanti per la loro salute.

Il sostegno agli istituti. Negli anni abbiamo visto la chiusura di alcuni Internat che seguivamo, ma abbiamo continuato nel nostro piccolo ad aiutare dove pensavamo fosse importante non far mancare il nostro sostegno, costruendo un ponte di amicizia.

L’incontro con bimbi leucemici che, ospitati nel Centro di radiologia e chemioterapia di Gomel, vengono assistiti e curati, ha fatto iniziare il Progetto IMMENINIK "Festa di compleanno" per portare un sorriso ed un dono nel giorno del loro compleanno, visto che la terapia e il ricovero dura nel tempo e si è stampato di un piccolo libretto:"La fiaba da colorare - dell'amico chemio e della sua caccia alle cellule cattive del cancro" _ per superare la difficile terapia senza paura.

Pur concentrando nell'accoglienza temporanea il massimo delle energie, molti altri obiettivi sono stati raggiunti. Si sono acquistati letti, lavatrici e mobilia, si è collaborato con altrie associazioni alla ristrutturazione di una cucina e di uno studio dentistico, si sono forniti materassi, coperte e tende per il reparto pediatrico di pneumologia dell'Ospedale Regionale di Gomel, e materiale per i prematuri del reparto di Neonatologia di Gomel, si è ristrutturata ed attrezzata la stanza del laboratorio dei computer per i ragazzi disabili di Gomel, acquistato giochi educativi didattici e per l'educazione motoria e due lampade Bioptron per l'uso della fototerapia nelle cure dermatologiche per la Casa dei bambini colpiti nel sistema nervoso centrale e disturbi psichici di Gomel, nonché materiale scolastico, elettrico, per l'igiene dell'ambiente e personale e iniziato a fornire di libri in italiano le biblioteche di tre istituti.

Due interventi importanti, inoltre, sono stati la realizzazione dei Progetti Doposcuola a Dubovy Log e S.O.S.Radinka, villaggi nella zona contaminata. Si è provveduto a fornire ai bambini, che vivono ancora una realtà molto difficile, la merenda “pulita” e un luogo di aggregazione confortevole ed attrezzato in cui trascorrere i pomeriggi dopo la scuola.

“Sono le azioni che contano. I nostri pensieri, per quanto buoni possono essere, sono perle false fintanto che non vengono trasformati in azioni. Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo” Mahatma Gandhi

Genova; Tel +39 3488706435; C.F. 95078030103; grazia@genovaerchernobyl.it;

Iscriz. Terzo Settore Regione Liguria 11.12.03

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